Prof. Gian Carlo Castiglioni

 

 

Il Policlinico Gemelli di Roma ha intitolato un'aula al Prof. Gian Carlo Castiglioni, che tanto fece per questo Istituto. A 26 anni dalla sua scomparsa, è doveroso ricordare la sua figura di estrema umanità e grande professionalità mossa da uno spirito unico di comunicazione con il paziente, severa deontologia e passione nella tecnica e capillare studio relativo alle nuove scoperte della medicina.

Tra le tappe della sua significativa carriera, il contributo alla costruzione dei reparti chirurgici e alle sale operatorie del Gemelli; il primo trapianto di rene; l'attivazione del reparto di cardiochirurgia e dei centri di terapia intensiva nella clinica chirurgica; l'organizzazione, quale Rettore, della nuova facoltà di medicina dell'Università degli Studi di Ancona; il delicato intervento in seguito all'attentato di Giovanni Paolo II; il primo trattato sul pancreas.

Il suo insegnamento etico, sintetizzato in una nota prolusione, "Per i medici di domani" (1966), tuttora attuale nella formazione dei giovani studenti (ma applicabile unilateralmente a qualsiasi campo per la conservazione dell'integrità dei valori nelle relazioni sociali), metteva in guardia i futuri medici dalla disumanizzazione della medicina. Penso che farebbe bene a moltissimi medici che mancano di etica professionale e di umanità leggere la prolusione del Prof. Castiglioni. Il giusto rapporto con il paziente, la comunicazione, sono importantissimi e determinanti per la cura delle diverse patologie e per la buona assistenza al malato. Fare il medico è una missione, "diffidate della scienza senza coscienza" diceva Bordet, ricorda nella sua prolusione il Prof. Castiglioni.

Gisella Peana

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