Chi dice che gli aiutanti di Babbo Natale sono Elfi che vivono nel Circolo Polare Artico? A Roma ne esiste uno! Tutti lo conoscono come Guido aggiusta-giocattoli, è un pensionato di una grande compagnia aerea, un vero e proprio genio della tecnica che, da sei anni, aiuta l’Associazione Salvamamme a rendere concreti i sogni di migliaia di bambini di famiglie in difficoltà, restituendo nuova vita e rigenerando i giochi che vengono donati, spesso non funzionanti.
Il 12 dicembre, al Family Support Center di Salvamamme, si è tenuto l’open day di Natale con distribuzione di tantissimi giocattoli e l’apertura dell’officina di Guido aggiusta-giocattoli organizzato con la Croce Rossa di Roma.
I giorni di Natale sono i più caldi e Guido aggiusta-giocattoli ha aperto le porte del suo laboratorio che fa felici migliaia e migliaia di bambini. Con lui, a gestire la strategia della consegna, complessa, impegnativa quanto quella di Babbo Natale, ci sono state Grazia Passeri, Presidente di Salvamamme, e Debora Diodati, Presidente della Croce Rossa di Roma.
Hanno partecipato all’evento, schierata in supporto, una delegazione dei gruppi sportivi di “Fiamme Oro Rugby” composta dagli atleti della squadra seniores che disputa il Campionato Nazionale di Eccellenza, sempre vicini all’associazione.
Hanno ritirato i primi doni di Natale le famiglie storiche assistite da Salvamamme e dalla CRI Romana e altre associazioni della rete.
Guido, che porta un cognome importante, Pacelli, «come il vecchio Papa – dice - ma non siamo parenti», è un romano di 66 anni dal mitico carattere burbero che ripara ogni anno, con i suoi aiutanti, migliaia e migliaia di veicoli e velivoli in miniatura, in particolare quelli dotati di meccanismi complessi come robot, bambole animali elettronici (tutti fallati) donati dalle grandi catene di giocattoli e da migliaia di famiglie da tutta Italia. Così, nella più totale privacy, realizza il sogno di tanti bambini, specialmente malati gravi e portatori di handicap, che hanno bisogno di giocattoli particolari, indicati proprio dai medici che li hanno in cura.
A colpire al cuore Guido è stato il vedere tanti giochi che senza il suo intervento sarebbero stati buttati, «uno spreco: perché non proviamo a ripararli?». A volte basta davvero poco: saldare un filo, sostituire i contatti… così Guido, animato da una meravigliosa vocazione, come un vero e straordinario chirurgo, è riuscito ad oggi a recuperare l’80% dei giochi elettrici che “il nostro consumismo ci spinge a buttare al macero», osserva. Se è vero che lui è l’aggiusta-giocatoli, a dargli una mano ci sono altri volontari che si occupano di verificare, provare e impacchettare i giocattoli, per non togliere mai ad un bambino la gioia e l’emozione di scartare un regalo.
A tutti è stata offerta una mega torta dedicata al “boss del giocattolo” dalla pasticcera Valentina Passeri, un dolce dono al volontario che, per tutto l’anno, traffica con pinzette e cacciavite per i sogni impossibili dei più piccoli e, anche, di qualche genitore triste che in un giocattolo da riparare rivive un affetto perduto.
Un grato pensiero ed augurio da parte di Salvamamme va a quanti hanno contribuito a render possibile un momento di gioia in tante case e in tante famiglie in difficoltà, come Angela Leonetti, Delegato del Presidente della CRI per i rapporti con Salvamamme, che da anni partecipa con sentita disponibilità e attenzione aiutando a rendere concreta ogni iniziativa.